Frattura del Coccige

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Frattura del Coccige

 

A chi non e’ capitato almeno una volta nella vita di scivolare e prendere una classica “sederata” in terra?

Solitamente finisce con un po’ di dolore ed un livido pero’ sfortunatamente a volte il nostro “codino” si rompe e riportiamo una frattura del coccige, spesso difficile da evidenziare con la radiologia convenzionale poiche’ le nostre ultime vertebre hanno una morfologia variabile da individuo ad individuo.

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Lesione

In questi casi aiuta maggiormente la clinica e l’esperienza, un accurato esame clinico e nel sospetto di frattura o lussazione una Tac mirata. Vediamo di capire qualcosa di più’ di questa zona: il coccige rappresenta il tratto terminale della colonna vertebrale, situato appena sopra la fessura nelle natiche, si articola con il sacro, consiste di quattro vertebre fuse insieme ed esclusa la prima, le rimanenti vertebre sono costituite solo da corpi. L’apice terminale è leggermente curvato in avanti, in modo che il vertice dell’osso sia orientato verso la parte anteriore del corpo. La superficie dorsale del coccige serve come sito di attacco per il grande gluteo, il muscolo pubo-coccigeo ed il legamento ano-coccigeo, mentre verso l’apice si inserisce lo sfintere dell’ano.

 

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Cause

Le lesioni del coccige sono in genere associate a caduta diretta sulle natiche, il paziente descrive un dolore intenso che compare sedendosi o durante l’evacuazione. Nella maggior parte dei casi insorgerà solo una contusione, tuttavia, se il trauma è violento, può causare una frattura od una lussazione (cioè uno spostamento dalla sua sede naturale) del coccige. Se questo accade, le ossa che lo compongono possono diventare iper mobili, innescando un’instabilità patologica che si manifesta con un’infiammazione cronica e dolore. La diagnosi di frattura del coccige viene posta con l’esame rettale evocando il dolore muovendo il coccige. Le radiografie non sono dirimenti per diagnosticare le fratture coccigee.

 

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Sintomi della Coccigodinia

Il sintomo principale del disturbo è il dolore localizzato alla base della colonna vertebrale, dove si trova il coccige. Il dolore può essere talmente intenso da rendere difficile lo svolgimento delle normali attività quotidiane, come guidare, chinarsi o sedersi; ad ogni modo, la sua intensità varia da persona a persona, e può peggiorare col passare del tempo. Il dolore al coccige può essere particolarmente intenso quando il paziente si alza dalla posizione seduta o quando la regione viene direttamente compressa.

 

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Trattamento

Il trattamento della coccigodinia varia in base alla causa scatenante e all’entità del dolore, di solito, risponde bene alla terapia convenzionale con antinfiammatori non steroidei (FANS) per lenire il dolore, associati a miorilassanti per alleviare l’eccessiva contrazione muscolare. Il primo approccio prevede la somministrazione di analgesici/antinfiammatori, come l’ibuprofene, il naprossene, il paracetamolo oppure il tramadolo. Talora se il dolore e’ particolarmente intenso si possono eseguire infiltrazioni locali ed il PRP puo’ aiutare nel consolidamento di una frattura. I sintomi si risolvono solitamente nel giro di poche settimane ma per coloro che praticano attivita’  ove si debba stare in posizione  seduta sottoposti a possibili traumatismi i tempi si allungano.

Alcune tecniche osteopatiche di manipolazione della colonna vertebrale possono fornire sollievo dal dolore.

 In un piccolo numero di casi, solo quando tutti gli altri trattamenti conservativi risultano fallimentari, può essere consigliata la rimozione chirurgica del coccige (coccigectomia). L’intervento chirurgico è in genere riservato ai pazienti con avanzata instabilità coccigea (ad esempio, sublussazione o ipermobilità). Durante una coccigectomia, il chirurgo esegue una piccola incisione per rimuovere completamente o parzialmente il coccige. Muscoli, tendini e legamenti attaccati al segmento osseo asportato sono ricollegati ad altre parti del bacino per preservarne la funzione. La terapia chirurgica e’ efficace ma in circa il 30% dei pazienti  puo’ insorgere  un’infezione locale post-operatoria dovuta proprio alla vicinanza alla zona ano-rettale.

 

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