Integratori Alimentari

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Integratori Alimentari

L’alimentazione e lo stato nutrizionale rappresentano due elementi fondamentali per definire lo stato di benessere di un individuo.

Lo stretto rapporto tra alimentazione, salute ed efficienza fisica ha influenzato, nel bene e nel male, il mondo dello sport in modo determinante fin dall’antichità.

Leggende, miti, ma anche studi e ricerche testimoniano da un lato il tentativo di perfezionare l’alimentazione degli atleti rendendola coerente con il progressivo accrescersi delle conoscenze scientifiche, dall’altro il continuo ma infruttuoso affannarsi nella vana ricerca del “nutriente” in grado di migliorare le qualità fisiche richieste dalle specifiche discipline.

Un’indagine ISTAT del 2007 ha certificato come siano 17 milioni gli italiani che praticano uno sport, un quinto dei quali continuativamente, mentre altri 16 milioni svolgono un’attività fisica moderata.

Nel nostro Paese circa il 70% degli atleti assume prodotti medicali non vietati (integratori, sali minerali o prodotti erboristici od omeopatici) allo scopo di migliorare il proprio rendimento sportivo.

Iniziamo con l’affermare che con il termine integratori alimentari ci riferiamo a prodotti specifici contenenti principi nutritivi non presenti negli alimenti, o non sufficientemente presenti così da richiedere una eccessiva assunzione di cibo per poterne soddisfare il fabbisogno.

Gli integratori vengono consigliati nei casi in cui l’organismo abbia carenza di determinati elementi nutritivi: non hanno proprietà terapeutiche, ma servono a integrare un normale regime alimentare completandolo.

Per le loro proprietà nutrizionali, devono essere assunti seguendo le raccomandazioni degli specialisti, entro dosaggi di sicurezza (Upper-safe Level, UL), tenendo conto delle RDA (Recommended Dietary Allowances).

Il loro scopo è quello di far fronte alla scarsità di uno o più elementi nutritivi, a causa di un loro apporto insufficiente attraverso un normale regime alimentare, così da aiutare il corpo a mantenere un adeguato stato di salute e a prevenire l’insorgere di carenze dannose.

È doveroso evitare un utilizzo ingiustificato soprattutto se consigliato da persone che non siano professionisti sanitari.

Erroneamente, in quanto non vi sono sufficienti ricerche scientifiche che supportino tale condotta, molti atleti, o presunti tali, ingeriscono integratori a dosi elevate per migliorare la performance.

La performance migliora con un buon allenamento nel rispetto delle proprie potenziali capacità. Sono i nostri geni a determinare le nostre potenziali capacità, gli integratori servono a mantenerci in buona salute così da poter allenarci al meglio.

Dopo un allenamento intenso può esistere la necessità di favorire il recupero fisiologico restituendo al corpo gli elementi nutritivi persi, senza necessariamente ingurgitare enormi quantitativi di cibo, ma arricchendo l’alimentazione con integratori secondo una strategia volta a mantenere il corpo in salute e a colmare eventuali deficit alimentari.

Parlando di problemi legati alle ossa e alle articolazioni, diversi sono gli integratori che potrebbero risultare utili, sia nella prevenzione che nel trattamento.

LA GLUCOSAMINA

Se anche tu soffri per l’artrosi, sai quanto dolorosa e debilitante possa essere questa malattia. Ogni giorno le articolazioni diventano sempre più rigide e si perde in mobilità.

Se sei una delle giovani vittime, forse un atleta la cui carriera è stata interrotta a causa di un intervento traumatico, è ancora più difficile sopportare questa condizione.

Molto probabilmente stai prendendo o hai preso farmaci antinfiammatori non steroidei per controllare il dolore; spesso i pazienti che prendono i farmaci non steroidei corrono il rischio di dannosi effetti collaterali, incluse ulcere, malattie epatiche e renali.

Ora la medicina naturale può offrire un’opzione migliore. Recenti ricerche hanno dimostrato che l’alimentazione può giocare un ruolo importante nel prevenire, mitigare, trattare e persino invertire il danno causato dall’osteoartrite.

Glucosammina e condroitin solfato sono fra i più potenti fattori nutrizionali ad essere stati studiati per il trattamento dell’osteoartrite. Anche le vitamine antiossidanti, minerali, fitonutrienti possono favorire il rallentamento della progressione della malattia.

E, diversamente dai farmaci non-steroidei, non provocano dannosi effetti secondari.

GLUCOSAMINA SOLFATO

La glucosammina è un composto naturale che il nostro organismo ricava dal glucosio. La glucosammina è necessaria per la produzione di un’importante famiglia di macromolecole chiamate glicosamminoglicani (GAG).
Con l’invecchiamento, la quantità di glucosammina prodotta dall’ organismo diminuisce. Il risultato è una deficienza di GAG. Allora la cartilagine e le ossa sfregano uno contro l’altro, danneggiando i giunti e il liquido sinoviale che li lubrifica diventa acquoso e meno consistente.

Ricercatori hanno dimostrato che se correggiamo la mancanza di glucosammina, riusciamo a ristabilire la capacità dell’organismo di fornire tutte le sostanze vitali necessarie per ripristinare le articolazioni logorate.

Non tutte le glucosammine sono uguali.

Possiamo trovare sul mercato almeno tre tipi: la n-acetil- glucosammina (NAG), la glucosammina idrocloridrica (GHCL) e la glucosammina solfato.

Quest’ultima è stata oggetto di studi pubblicati sull’American Journal of Natural Medicine in cui si riferisce della sua efficacia in almeno 20 sperimentazioni a doppio cieco.

Altri studi hanno dimostrato che la glucosammina solfato è assorbita dall’organismo per circa il 90% in qualsiasi forma sia somministrata, intramuscolare o per via orale.

Tutte le sperimentazioni effettuate sull’uomo hanno evidenziato un alto grado di riduzione del dolore e incremento della mobilità, in molti casi si è notata la totale scomparsa dei sintomi.

Nessun effetto collaterale di rilievo è stato registrato dalla somministrazione di glucosammina solfato per via orale.

CONDROITIN SOLFATO

La glucosammina da sola è efficace, ma l’aggiunta della condroitin solfato ne innalza l’efficacia sulla salute delle cartilagini. La condroitin lavora in sinergia con la glucosammina.

La sua particolare conformazione le permette di attrarre e trattenere molta acqua da cedere alle molecole proteoglicani.

Siccome la cartilagine non è rifornita dal sangue, questo liquido è indispensabile per nutrire e lubrificare le articolazioni.